Bucolica
di Victor Attilio Campagna
O fiore, l’altura pasteggiava incerta
quando tu guardavi senza vedere
le valli ronzare; ricordavi il sapore
di quella primavera andata via
di sera, quando il mare era di vetro.
Fu un’arpa a dirti addio,
ed è un piede stanco a salutarti ora
quando la calura arde e tu taci.
È in te che scompare il volto
di questa aria saturnale – Margine
di esistenza, che raccoglie le parole pazienti –
era di notte che la volta abbracciava
il mare – un sapore di freddo marmo –
e già il sorriso era inciso su di te.
1 commento:
mi piace.
Posta un commento