Il giudice sul mulo Periodico perenne di linguaggi letterari.

lunedì 23 febbraio 2009

Intimità

di R. Castoro

Finestra aperta
Giravolta del rubinetto del gas
L’aria è in fuga
Fra una stagione e l’altra
Illusione di movimento, crepuscolo del tempo
Ho lavato un pigiama che ora piange su una sedia
Ho delle uova sul fuoco che soffrono
Ma no, scottano e basta
E le gocce del pigiama
Sono le gocce d’olio sulla brace
Ho lacrime sul divano
Olio caldo fra gli occhi
Ho un po’ di vento fra le dita
Che scoppietta come uova sul fuoco
Gusci abbandonati sul marmo
E poi nel cesto
Bollenti di ciò che non furono
Precipitano mossi da un paio di mani
Cadono come chi getta
Ho un divano sporco ammaccato di lacrime
Colora il pigiama sbiadito di acqua
Grigio natura morta
Che nasconde un calzino inguaribile
Steso sfoglio
Ho anche un libro
Che non finirò.

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