Il giudice sul mulo Periodico perenne di linguaggi letterari.

venerdì 7 giugno 2019

Ibis

di Oscar Dante

Passare, attraversare le vite degli altri,
senza averne una propria.
Entrare piano dentro il luogo sconosciuto
nel rigoglio degli incanti delle sue braccia avvolgenti
e lasciarsi possedere dal suono dell’uccello sacro
che in esso vive tramortito dallo spavento dell’angosciosa sofferenza
consapevole di dover partire.
Incapace di scegliere la fonte a cui attingere è
costretto nel calore soffocante della terra da cui proviene
venerato come un dio nel silenzio disabitato del suo corpo.
Passare, attraversare le vite degli altri
e per un momento guardare la necropoli avidamente custodita
rimpicciolirsi dall’alto.