Il giudice sul mulo Periodico perenne di linguaggi letterari.

giovedì 24 dicembre 2009

Il televisore

di Norberto Giffuri

Ad un certo punto mi sono vestito, infilato le cuffie dell'ipod e sono sceso alla metro. Tre fermate, stazione Missori, taglio in Sant'Alessandro, via Torino, FNAC. Avevo voglia di possedere un televisore, un bel televisore lcd col quale ammirare film in alta risoluzione, godendo segretamente delle sorti magnifiche e progressive dell'umana tecnologia.
Nella bolgia di un sabato dicembrino ho scelto. Un modello bianco, elegante, seducente. Mi avvio alla cassa, preceduto dal commesso. Nell'atto di porgere la carta di credito vengo stoppato. “Mi spiace, abbiamo solo il modello in esposizione. Se mi lascia un acconto le procuro il televisore entro Natale”. Esito. Poi ritraggo la mano. Abbozzo una scusa. Testa bassa inforco le scale mobili.
All'uscita vengo abbracciato dall'enorme addetto alla sicurezza che mi sussurra dolcemente: “Lo so, lo so capita a tutti. Ti prudeva il portafogli? Non fare così, coraggio. Non c'è rimedio al Natale...”.
Sulle sue rassicuranti spalle scolpite dagli steroidi lascio due lacrime in dono.
Torno a casa mesto, mi sdraio sul divano, guardo il mobiletto vuoto davanti a me.

Buon Natale a tutti.

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