Il giudice sul mulo Periodico perenne di linguaggi letterari.

sabato 26 luglio 2008

La casa verde

di Tobia Deruna

Ricordi la casa verde?
Le foglie tremavano
Il vento frusciava dolce,
ed il sole abbagliava
le tue vesti e i nostri corpi
come iridescente riflesso
o smerigliata essenza
della vita.

Ricordi la casa verde?
Affogavamo il giugno
In schiumose giornate,
l’evanescente malinconia
sbiadiva i tuoi contorni
e galleggiavamo silenziosi
in una brezza sussurrata,
tra folate di tepore.

Ricordi la casa verde?
Tutto aveva apparenza
Di grano e rugiada,
tu lasciavi ombre sottili
sulle pareti, tra liquide
sembianze e gesti d’oblio,
raggi d’incanto ed onde,
fasci di pioggia nell’erba.

Ricordi la casa verde?
Il groviglio di linee
sfuocava l’orizzonte
Ed il sole confondeva
I nostri sguardi stupiti,
tra tramonti reclinati
e cascate di capelli,
in un incanto odoroso.

1 commento:

Il giudice sul mulo ha detto...

Voglio ringraziare l'amico Tobia per la bella poesia estiva che ci ha lasciato, e nel contempo augurargli una serena estate e delle divertenti e rilassanti vacanze. A presto.