Il giudice sul mulo Periodico perenne di linguaggi letterari.

martedì 31 marzo 2009

Sdraiato da una parte di un cazzo di letto

di Ezechiele Lupo

Si muore soprattutto stando fermi
Senza accorgersene disimpari
Tutto diviene dispari ed impari.

Difficile non torcersi i tendini.
Ultimo viene il corvo dai denti
Bucati. Livello tale d’eccellenza.

Una bella soddisfazione investire.
Chissà dove sei, e perché non torni.
Difficile pensare ad paese sincero.

Dovrei disimparare dentro di me,

Passare una mano e chi s’è visto s’è visto.

Imporre un diamante bello duro
Sulla bocca del mio bambino
Che finalmente ne muoia di fatica.

1 commento:

pinomille ha detto...

mah, mi complimento soprattutto per la prima stanza, che però trasformerei in una quartina, levando il punto e aggiungendo
...
a rimanere solo ed a non amarmi

che oltretutto leverebbe dall'imbarazzo di quell'impari di troppo, modificandone il senso, ma non il suono, rimanendo -rmi-ri-ri-rmi