Il giudice sul mulo Periodico perenne di linguaggi letterari.

sabato 8 maggio 2010

E' tutto quello che posso fare

di Ezechiele Lupo

E' tutto quello che posso fare
Dimenticarti per un battito di palpebre
Un battito saltato del mio cuore
Un battito di ali blu e nere

E poi riprende tutto come se
gli occhi non si fossero mai riposati
Con le dita appiccicose del tè rubato
Ma non rubato a te

Di te vorrei rubare la schiena, la pancia
E i polsi

Come quando con pollice e indice
il mio polso conduci e misuri.

8 commenti:

Anonimo ha detto...

ahiahiahiahiahi

Anonimo ha detto...

probblemi in vista!

Anonimo ha detto...

Commentatori del Giudice, siete delle portinaie menagrame!

L.O.

Aziz ha detto...

Pettegole!

Gian Ubaldo Scorticamerli. ha detto...

Grandi emozioni.

Vincert Cipperifischio ha detto...

C'è molta poesia in qusta poesia.

Filottete Tassinari ha detto...

C'è desolata rassegnazione in questi versi, ma non autocommiserazione.

Adalberto Svezzabisonti ha detto...

L'uomo s'inerpica per un sentiero tortuoso.