Il giudice sul mulo Periodico perenne di linguaggi letterari.

domenica 6 gennaio 2008

Il sonetto di Easton

La mia Australia è il cappello
di quel tipo nel nulla immerso.
Porge una birra e lo sgabello;
eppur licenziato son, e disperso.

Il solo Pub della sua cittadina,
considerato storica dimora:
guardando il footy alla mattina
il resto dell’ostello che lavora.

Vento da outback spazza la calura
dal fish & chips il ritorno apprendo;
l’unico pullman ahimè tardivo.

Il fiume smeraldo gran diversivo?
Faccio ritorno al bar, intendendo
affogar dentro una Toohey’s scura.

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