Il giudice sul mulo Periodico perenne di linguaggi letterari.

martedì 12 febbraio 2008

C'è Omeopatia tra di noi - ultima parte

di Nepomuceno Sadda

Vi chiederete: come hai risolto con la tua ragazza? Magari non ve lo chiedete affatto ma io ve lo dico lo stesso.
Pochi giorni dopo il litigio di cui sopra mi capita di trovarmi nella sua camera da letto, solo. Lei era andata a far compere lasciandomi a tu per tu con il suo pc posseduto da tutti i virus, malware e spyware catalogati nel database della Norton e con l’ordine tassativo di rimetterlo in salute perché doveva continuare la tesi. Mentre operavo sul moribondo l’occhio mi è, ahimé, cascato sul comodino dove poggiavano spaurite delle piccole fialette e una bottiglia di vetro.
Lo so che state pensando che sono davvero un bastardo. Avete presente quel prurito sulla punta delle dita? Quel strano formicolio al basso ventre? Non ho resistito alla tentazione, ho peccato, Padre. Sono corso in bagno con bottiglie e bottigliette, le ho svuotate nel lavandino e riempite nuovamente con acqua, pura cristallina acqua degli acquedotti brianzoli. Poi ho allungato le magiche essenze con un filo di brandy che ho rimediato in soggiorno…giusto per non lasciare nulla al caso. Infine ho riposizionato tutto sul comodino, con certosina cura, accompagnando l’operazione con un ghigno sardonico.

Sono passati due mesi. La mia ragazza sostiene di star meglio grazie alla cura omeopatica e non capisce perché ogni volta che lo dice io soffoco una risata e poi mostro uno strano contegno.
Questa storia è la dimostrazione della miracolosa efficacia dell’effetto placebo. Per quanto riguarda i problemi di fegato patiti dalla mia ragazza ritengo fossero diretta conseguenza di uno stress generato dal fatto di stare insieme a me. Una cura efficace, anzi risolutiva, ci sarebbe ma ho scelto di tacere in proposito.

C’è una morale in tutto questo? Sì. Se proprio volete comprare delle medicamentose fialette d’acqua a 10 euro rivolgetevi al sottoscritto. Ho un nuovo lavoro. Sono un omeopata.
(fine)

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Mai provata, caro Sadda, l'acqua della colazione gratuita della CUSL? Si dice provenga da Lourdes, e allora, altro che omeopatia!

Anonimo ha detto...

Acqua gratuita alla CUSL? Fenomenale! Diffondete la notizia ai quattro venti e pure ai quattro palmenti! Approfittiamo della benevolenza di questa libreria universitaria oramai prossima alla beatificazione!