Il giudice sul mulo Periodico perenne di linguaggi letterari.

mercoledì 9 aprile 2008

La maturità borghese

di Nepomuceno Sadda

Mi sono sentito migliore
Perché al tabacchino
Ho fatto tappa
In giacca e cravatta

Scivola via
Il mio adolescente idealismo
Tra le dita che strusciano
Le banconote dolci
Del primo stipendio

La maturità è giusto un paio
Di lucide scarpe di cuoio

11 commenti:

Anonimo ha detto...

Una domanda Nepomuceno: ma questa poesia si ispira ad accadimenti reali o esprime una situazione puramente ipotetica? Saluti. Evaristo

Anonimo ha detto...

Provando profonda vergogna rispondo affermativamente alla tua prima asserzione.

Anonimo ha detto...

Forse non dovremmo scindere quel sostantivo e quell'aggettivo contenuti nel titolo? Davvero la maturità è solo un paio di scarpe nuove? O questa non è soltanto l'iniziazione a un nuovo ceto sociale e a un nuovo status, che nulla ha a che vedere con quella famosa linea d'ombra che ci conduce alla maturità? Davvero il diventare borghesi è uguale al diventar adulti? Davvero l'abbandonare l'idealismo dell'adolescenza e il far carriera equivale al passaggio all'età adulta? O non è forse il diventare adulti semplicemente il trovare un equilibrio tra l'idealismo dell'adolescenza e la razionalità che serve per sopravvivere? Cullarsi nella gioia borghese del primo stipendio non rischia di essre una manifestazione di infantilismo, tal quale l'affogare nell'idealismo dell'adolescenza?

Le sarei grato, signor Nepomuceno, se mi aiutasse a dare una risposta a questi interrogativi.

Anonimo ha detto...

Non bisogna scindere le due parole: "maturità borghese" - leggi questa espressione senza pause, considera i due termini legati.

La maturità borghese non è la maturità dell'uomo, non è la ripeness di Pavese.

La maturità borghese è quella cosa sporca che prende il posto della maturità ed è tanto, tanto facile da conquistare.

Anonimo ha detto...

Quanto è bello questo dibattito ragazzi, quanto è interessante. Dunque se ho ben capito la maturità borghese non è la maturità tout court. Ma allora la maturità tout court che cos'è? E quando si raggiunge? Ed ha comunque qualcosa in comune con la "maturità borghese"? Io le mie risposte a questi interrogativi credo di averle...E voi? Mi piacerebbe sapere che ne pensa Nepomuceno...

Anonimo ha detto...

Ma signor Nepomuceno, perchè non interviene più? Suvvia, non ci lasci sul chi vive... Ci palesi le sue opinioni!

Anonimo ha detto...

che cos'è la maturità? domanda impossible...per ora liquido la questione parafrasando Neal Stephenson: la maturità sta all'adolescenza come la domenica mattina sta ad un sabato sera trascorso sbronzandosi.

Ora attendo le tue risposte, sammy deretano...

Anonimo ha detto...

Caro Nepomuceno ti Chiedo scusa se rispondo solo ora...ho passato gli ultimi giorni a Pago Pago, per via di un importante convegno sulla posologia degli antistaminici agli animali da cortile...Già, credo di non avervelo ancora detto, ma nella vita faccio il veterinario.

Comunque riallacciandomi a quanto già detto da Coccodè, anche io credo che la maturità sia equilibrio e consapevolezza. E prima la seconda che il primo. Ovvero la consapevolezza di sè stessi derivata dalle proprie esperienze, genera l'equilibrio necessario a vivere in maniera matura.

Spero d non essre stato troppo serioso.

Anonimo ha detto...

Roar...rieccomi!
Che interesantissimo dibattito. Il mio lato selvaggio questa volta mi fa propendere verso quanto ha detto Nepomuceno.

Anonimo ha detto...

Solo una curiosità Nepomuceno, ma che lavoro fai, dato che come hai affermato qualche commento fa, la poesia è autobiografica?

Anonimo ha detto...

Peccato che Nepomuceno non ci rivel il suo lavoro...e sì che io, pur non richiesto, ho detto a tutti di cosa mi occupo. Che dire, rimarremo con questa curiosità. saluti a tutti voi.