Il giudice sul mulo Periodico perenne di linguaggi letterari.

sabato 12 gennaio 2008

La sera, prima del sonno

di Nepomuceno Sadda

Avrei sognato
Occhi come i tuoi
Che guardassero i miei
La sera, prima del sonno
Se non avessi avuto te.

Invece,
Sogno occhi
Diversi dai tuoi
Che guardano i miei
La sera, prima del sonno.

E m’ammalo d’una insoddisfazione
appagante e quieta.


4 commenti:

Anonimo ha detto...

Non mi sembra molto furbo dire queste cose della sua amata, pur se in questo spazio telematico avulso dalla realtà... Putacaso che lei (intendo la sua amata) lo leggesse, lei signor Sadda che figura ci farebbe? O lei mi vuol dire che si tratta solo ed esclusivamente di una finzione letteraria, che lei è single e accreditandosi come poeta decadente e depresso spera di conquistare donne attratte da questo modello sui generis di latin lover? Beh, se questa manovra le riesce allora lei è davvero un volpino...Anzi no, perchè quello sono io.

In ogni caso cordalità (anche alla sua signora, vera, presunta, letteraria o a venire).

JV

Anonimo ha detto...

...è parimenti possibile che l'amata di Nepomuceno non sappia leggere...ciò risolverebbe la spinosa questione.

Anonimo ha detto...

Il mio animo femminista si ritiene oltre modo offeso da questa supposizione...in quanto donna la poverina ovviamente dev'essre analfabeta, giusto? E deve star zitta e muta nel gineceo a lavar calzini, stirar mutande, passare lo straccio e quando il nepomuceno di turno torna casa a farsi mettere a novanta. Beh quel modello di donna è tramontato, svegliatevi spilimberghi.

Anonimo ha detto...

Ahò, ma sa' che c'ha' ragione? St'intellettuali bamboccioni, ma'n'vedi, che stanno tutto il santo giorno a scrivere 'ste zozzerie su 'sto coso, come se chiama?, er blog...ma glie facessimo un'po stira' li carzini, lavà le mutande, passa' lo straccio, ma'n' vedi che cambeno idea, no? Donna Rosa pe'me c'hai propio ragione, se' una santa donna, tu, a li mortacci loro!