Il giudice sul mulo Periodico perenne di linguaggi letterari.

giovedì 8 marzo 2007

Le avventure del signor B. - n°3 -

di Norberto Giffuri

Dalla calandra venne calata una scala di corda e un messaggio “Siamo spiacenti ma il raggio teletrasportatore è momentaneamente fuori servizio.” Il signor B. si rassegnò dunque a salire manualmente.

L’interno del velivolo era arredato Ikea con simpatici cuscini Alvine Brede poltrone Ektorp Jennylund che davano proprio un tono all’ambiente. Due alieni attendevano in piedi accanto ad una console di comando. Il signor B. li descrive come vagamente antropomorfi, alti circa due metri, bianchicci e flaccidi, dal collo lungo e il viso appuntito. In pratica una copia extraterrestre di Piero Fassino. I due alieni furono estremamente gentili. Fecero accomodare il signor B. su un lettino asettico, lo spogliarono, lo legarono e lo sottoposero ad un check-up completo, compreso prelievo del sangue e test del tasso alcolemico. Terminata la visita, fecero rivestire il signor B, gli offrirono dei biscottini allo zenzero, lo slegarono per permettergli la fruizione del prodotto dolciario, lo ringraziarono, lo salutarono e gli diedero uno strappo fino al cancello di casa. Tre giorni dopo il signor B. ricevette i risultati dell’esame del sangue. Aveva i trigliceridi alti.

Il signor B raccontò l’accaduto alla moglie, al figlio, al vicino, ai colleghi di lavoro, ad alcuni giornalisti di riviste pseudoscientifiche, ad un signore gentile che una volta gli aveva annaffiato i fiori mentre lui era in vacanza, a due agenti della buoncostume in incognito, a tre agenti dell’FBI in incognito ed infine ad una commissione istituita dal ministero della sanità che decise di radiarlo dall’ordine degli psicologi per manifesta infermità mentale.

Il signor B. in seguito si è trasferito per sfuggire le malelingue del quartiere. Attualmente è domiciliato a Rozzangeles, Italia, e svolge quello che da un recente sondaggio della rivista “cosmopolitan ubermensch” pare essere il lavoro più desiderabile per un uomo bipede caucasico dell’era contemporanea: il bidello/portinaio all’Università Statale degli studi di Milano.

(fine)


2 commenti:

Anonimo ha detto...

maaa povero signor B. come nn hanno potuto credergli?? gli alieni con i mobili dell'Ikea esistono sul serio!

Anonimo ha detto...

Ah...

vostra Eveline De Hanska