Il giudice sul mulo Periodico perenne di linguaggi letterari.

domenica 28 ottobre 2007

Como: un posto tranquillo

di Florian Alexander

Dove andate? Chiese Disk a Nicole.
Da qualche parte con mia sorella: in un posto interessante, spero, perché ho perso tanto tempo. Ma forse diranno che dapprima devo stare in un posto tranquillo: forse Como. Perché non venite a Como?

Tratto da Tenera è la notte di Francis Scott Fitzgerald


È così che ti amo, Como. Spettinata dal respiro del lago, lucida e deserta. Sprofondata nelle armoniche del silenzio. Chiusa nel costato dei colli da tre lati, protesa verso il ventre del lago, accoccolata e luccicante sotto una luna smorta. Percorro la nuda schiena di Piazza Cavour, il salotto buono della città, lo sguardo sale il colle, verso Brunate, incontra un pulviscolo di luci zigzaganti tra le ombre dei boschi e infine trova l’iride gialla del faro che nella notte fa girotondo. Mi infilo sotto i portici, i negozi sono serrati, dorme Piazza Duomo tra lenzuola di tenue luci. Un lampione getta la propria ombra tra le mie braccia. Improvviso una danza attorno al suo torso rigido poi mi allontano svicolando tra i tavolini vuoti di un bar.
Como, sei tanto fredda stanotte, vorrei stringere le tue mani di pietra, baciare le tue labbra d’acqua dolce. Di giorno somigli ad una bella signora che con un colpo di ventaglio allontana infastidita la pletora dei suoi amanti. Ma quando cala l’oscurità e le tue vie deserte s’aprono all’eco dei miei passi, sei mia e mia soltanto.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Ciao,

ho incrociato per caso questo blog e...vi devo davvero fare i complimenti! Che bei racconti, che belle poesie, quanto entusiasmo per la buona letteratura! Tornerò a trovarvi.

Matusalem

Anonimo ha detto...

...conoscendo la tua longevità posso sperare che fra cinquecento anni sarai ancora nostro affezionato lettore. I complimenti danno sempre respiro al cuore, ti ringrazio. A presto.